Fine d’un’infanzia

Collection of unpublished poems

Storia di un (ex) bambino che aveva sognato un giorno l’eternità negli occhi di sua nonna. 

 

 

 

 

 

 

 

Che senso ha fissare il ricordo?  

Io non ho tue foto,  

ma voglio per sempre che il tuo volto mi accompagni  

in tutto il tragitto 

fino a che anche io, avrò un giorno 

come te quel giorno  

il volto della morte. 

 

Vorrei che ancora, il tuo volto si propagasse 

oltre quel mio insensato giorno 

ma di quello non so 

di come sia essere quando morto. 

Perderò l’identità,  

i ricordi, e tutto quello che mi aggrappa a questa vita 

e a te, legame profondo. 

So che è insensato, 

ma davvero se fosse possibile 

vorrei che tu, nonna, mi accompagnassi anche oltre. 

 

Se voglio che questo si compi, 

se voglio che il tuo volto mi accompagni anche oltre 

dovrò però poter cancellare  

dai miei occhi il volto  

che hai avuto quel giorno  

quando ti scoprii rinchiusa in una cassa di legno. 

Chiusa come un qualcosa,  

chiusa come un oggetto,  

chiusa come un peso. 

E quel volto non era tuo, 

né era volto. 

 

Voglio dedicare alla tua vita dei versi 

mescolarli ai miei ricordi  

e a questo sentimento di assenza e presenza  

che vivo nel presente. 

La poesia chissà, mi aiuterà 

a reclamare l’impossibile 

e rivederti un giorno, forse un’ora 

anche solo attraverso ai versi. 

(…)